Il Larousse, Enciclopedia della Mitologia, da' il nome come Stercutius, uno pseudonimo di Saturno, in quanto quest'ultimo sembrava controllare la concimazione dei campi.
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Caio Giulio Fedro |
da "IL GALLETTO E LA PERLA"
"Phaedrus, clarus Romanorum poeta, hanc lepidam fabellam narrat: olim pullus gallinaceus in STERQUILINO cibum quaerebat ac repente margaritam invenit. Tunc clamat: "pulchra es, margarita, ac splendida: multi te cupiunt, multi formam tuam amant, sed tu iaces in indigno loco. Galli autem cibi, non margaritarum avidi sunt!.
Fabulae admonitum clarum est: pueri, ut pullus pretiosam gemmam despiciebat, sic multi pulchra et pretiosa relinquunt quia commoda non praebet".
La traduzione è la seguente:
Fedro, famoso poeta dei Romani, narra questa bella favola: una volta un pulcino nel letamaio cercava cibo e improvvisamente trovò una perla.
Allora grida: "sei bella, perla, e splendida: molti ti desiderano, molti amano la tua forma, ma tu stai in un luogo indegno.
I galli d'altra parte sono ingordi di cibo, non di perle.
Chiaro è il monito della favola: come il pulcino disprezzava la preziosa gemma nel letame, così molti ragazzi tralasciano cose belle e preziose poichè non offrono un immediato vantaggio.
Fedro, il primo incontro con gli autori classici, quando alle medie si studiava il latino... bei tempi (forse perché avevamo dodici anni!). E il Vangelo (Matt. 6,7) ammonisce: "Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos",
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